PRODOTTI
STRATEGIA UMANISTICA
Da dove nasce la STRATEGIA? In molti pensano che nasca dal libro scritto da Sun Tzu “L’ARTE DELLA GUERRA” ma in realtà nasce nel 508 prima di Cristo, quando si inizia a parlare della persona definita dal greco “Strategos” “lo Stratega”, questa parola tradotta in inglese è “Leader”.
La materia della STRATEGIA è usata dapprima dall’esercito viene poi usata/uitlizzata anche in economia.
I tre temi principali della STRATEGIA sono:
1. Gestire le aziende in modo più efficiente
2. Definire gli obiettivi aziendali questi possono essere:
2.1 il Prezzo
2.2 il Prodotto
2.3 il Mercato
2.4 i Servizi
2.5 il Vantaggio Competitivo dell’azienda
3. Definire le motivazioni ed applicarle sulle persone che fanno parte dell’azienda.
Riporto alcuni dei principali studiosi che hanno parlato e scritto della materia “STRATEGIA”.
Diceva Alfred D. Chandler, i pensieri degli antichi possono essere applicati alle aziende o meglio alle organizzazioni aziendali.
Un altro importante studioso della materia della Strategia è stato Igor Ansoff nel libro “CORPORATE STRATEGY” riferisce che i Manager definiranno mediante una pianificazione, il futuro della propria azienda. Per la pianificazione si ricorrerà a modalità matematiche o meglio dai numeri del passato si potrà pianificare il futuro dell’azienda.
Altro pilastro della strategia è l’economista americano Michael Porter che riprende l’approccio matematico di Ansoff e quindi dei modelli matematici di pianificazione, mediante i quali si riesce fare STRATEGIA per le aziende.
Nei suoi vari libri definisce vari modelli, tra i quali:
1. L’Analisi dei concorrenti
2. L’Analisi dei fornitori
3. L’Analisi delle forze competitive
4. La catena del Valore
5. Le principali teorie di Focalizzazione e di Diversificazione
6. I Principi inviolabili del valore
7. La teoria delle 5/6 forze di Porter
Un altro cultore della materia Strategia classica è l’economista Enry Mintzberg, anch’egli non condivideva l’approccio matematico, ma la STRATEGIA la intendeva come, la visione della “Big Picture”, ed a parer suo, la chiave o meglio il metodo per fare STRATEGIA, è quello di fare tante piccole azioni da parte dei componenti dell’azienda, azioni che permetteranno di riuscire a raggiungere la “Big Picture”.
La chiave per raggiungere il successo è l’adattamento, o meglio, la capacità di adattamento alle situazioni che mutano ora più che mai in modo repentino.
Al contrario della visione della Strategia di Ansoff, e Michael Porter, esiste la STRATEGIA UMANISTICA. Questa metodologia è stata elaborata dal prof. Valerio Malvezzi; non si basa solo sui numeri, ma sull’ENERGIA, e sulla ricerca della FELICITÀ dell’uomo. Questi trasferisce: Energia e Felicità all’imprenditore, e grazie a questa Energia e Felicità sprigionata, invade le persone che fanno parte della sua impresa, rendendole anch’esse felici, il risultato finale di questa metodologia è quello di ottenere una migliore performance imprenditoriale. Il metodo comprende anche l’utilizzo dei modelli classici, quali quelli creati dai vari: Alfred D. Chandler, Igor Ansoff, Michael Porter, Enry Mintzberg ed altri ancora.
CONSULENZA FINANZIARIA
Vi chiederete cosa si deve intendere per consulenza finanziaria?
Le banche dopo la crisi aperta con il crac di Lehman Brother, parlano una lingua diversa dalle imprese, ed è proprio per questo che non capendosi banche e imprese, hanno bisogno di un interprete, in grado di colmare le asimmetrie informative esistenti nel rapporto tra i clienti e gli operatori finanziari.
Come consulente o meglio Finanzialista, potrò affiancare in modo ottimale la clientela in occasione dell’accesso al credito e dell’investimento di capitali.
Il compito del Consulente/Finanzialista non è però solo quello di assistere, ma anche di formare i clienti, in modo che questi ultimi abbiano una visione più trasparente dei mercati finanziari ed essi potranno agire in modo più consapevole.
Questa conoscenza e comportamento, permetterà a questi clienti di vedersi applicati costi bancari più bassi (interessi), perché a seguito di questo comportamento virtuoso, il sistema bancario avrà un calo oggettivo dei rischi.